martedì 9 dicembre 2014

Ipocrisia in piedi

Ipocrisia in piedi


Le famigerate sentinelle in piedi sono diffuse in tutta Italia, solitamente in piazze o in aree pedonali, ferme in silenzio a leggere. Cosa fanno? Chi sono? Cosa vogliono? Cosa leggono? Dal loro sito web si leggono belle frasi sulla difesa della libertà di espressione in modo pacifico e sulla resistenza cittadina a chi vuole distruggere l'uomo e la civiltà. Anche un video molto carino ci spiega brevemente i punti chiave delle sentinelle. Ma non ho capito cosa c'entra una frase all'inizio del video: "Tv e giornali stanno distruggendo la tua idea di famiglia?". Cosa vuol dire? Non trovo molte altre informazioni su questo movimento, c'è un fitto calendario di "veglie" sparse tra Piacenza, Roma, Milano, Brescia, Forlì, Bolzano, Bergamo...ma quindi? Chi sono?

Pare che i partecipanti a queste "veglie" non abbiano il diritto di parlare con chi gli pone qualche domanda, vi sono portavoci ufficiali per non lasciar spazio a fraintendimenti o istintive risposte di chi non è tra chi comanda. Lasciano quindi molti dubbi a chi li vede dritti come alberi a leggere (o far finta di leggere - ricordo d'aver visto una foto on-line di una signora con il libro al contrario...) libri casuali e non proferire verbo e, quando una vecchietta incuriosita mi si avvicina chiedendomi "Ma chi ei chésti?" (perdonatemi ma non so scrivere in dialetto...) le ho risposto senza indugi: "Sono omofobi sognora, contro i gay". Qui è partito un divertente siparietto perché i "GHEI" i begamasco sono "i centimetri" e non capiva perché non gli piacessero i righelli... . Anyway, ho tentato tramite i social network di contattare sia le sentinelle che la loro diretta controparte ma nessuna delle due fazioni mi ha risposto. E allora mi chiedo: ma perché tutto questo accanimento e violenza fisica e psicologica gli uni contro gli altri?! La buona vecchia frase "vivi e lascia vivere" è stata nascosta con la polvere sotto al tappeto?

Foto da www.bisceglie24.it
Scopro poi che, tanto per cambiare, noi italiani siamo tanto bravi a fare quanto a copiare. In Francia nel 2013 è nato un movimento simile di persone che protestano contro, genericamente, i diritti gay: si chiamano "Villeurs". Loro però stanno seduti e senza libro. Troppo facile, "noi" vogliamo complicarci le cose stendendo un velo di finta cultura sopra l'imbarazzante avversità verso un mondo sconosciuto. Leggo anche di qualche prete, anzi no, di un vescovo (Don Massimo Camisasca di Bisceglie) che incita al "sentinellismo", l'avversione della chiesa verso l'innaturale omosessualità è nota a tutti ma raramente branchie clericali spingono a favore di movimenti simili consci della loro stessa ipocrisia. Già perché pare che il vescovo sia omosessuale e cerchi avventure tramite chat private. Ma chi vogliamo prendere in giro allora?! Più sulla notizia qui.

Insomma, preti gay che difendono la "famiglia naturale", persone zitte senza diritto di parola che leggono libri tra il Che e la Fallaci, nazisti dell'Illinois arrestati per apologia di fascismo (non cito l'episodio perché ormai ben conosciuto da tutti), cortei LGBT anti veglie...empi d'invidia e paura si scagliano, credendosi Don Chisciotte moderni, contro fantasmi invisibili fatti di stupidità. Guardiamo la realtà dei fatti in maniera più limpida e cerchiamo di lasciare pensieri e comportamenti come razzismo, omofobia, ipocrisia e violenza gratuita, che non dovrebbero esistere nel 21° Secolo, nel posto al quale appartengono. E ricordiamo di tirare l'acqua. Due volte.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto

© Riproduzione Riservata.

1 commento:

  1. Non credo tu abbia colto del tutto la gravità della situazione.

    Tu stesso dici "pensieri e comportamenti come razzismo, omofobia, ipocrisia e violenza gratuita, che non dovrebbero esistere nel 21° Secolo", ma allora perchè dovrei lasciare che un cancro della società come l'omofobia continui a diffondersi?
    In primis, non sono solo cattobigotti in età avanzata a """protestare""", io stessa ho avuto modo di vedere persone della mia età (23 anni) avere comportamenti molto aggressivi verso chi semplicemente voleva essere libero di essere se stesso, e non posso permettere che questa brutta malattia mentale continui a diffondersi.

    In secondo luogo, perchè non posso camminare per strada mano nella mano con la mia ragazza senza essere giudicata? Perchè non le posso dare un bacio senza essere cacciata dal parco? Perchè non la posso sposare?
    Cosa ho io di diverso dagli etero? Cosa ho fatto di male per non meritare gli stessi diritti di tutti?

    Sono stanca di sentire il mio migliore amico piangere perchè sua madre lo ripudia per il suo essere gay. E' uno tra i ragazzi migliori che conosco, è una persona davvero molto buona, ha sempre fatto molto per la sua famiglia e per la sua comunità e non si merita di soffrire perchè vuole essere se stesso.

    E' anche per questo che non si può applicare la regola del "vivi e lascia vivere".

    Non ci lasciano vivere. Non è vivere nascondersi e temere costantemente di essere scoperti, temere di essere rifiutati dai propri familiari ed amici, temere di non poter fare tutte le cose normali che fanno gli altri per un impedimento psicologico, che gli è stato impiantato sin da piccoli.

    Se permetti io non ho nessuna intenzione di vivere una vita a metà, e tanti altri hanno fatto la mia stessa scelta.

    Ecco perchè credo sia giusto combattere pacificamente gli ipocriti in piedi. Perchè se non lo facciamo noi non lo farà nessun'altro e continueranno a diffondersi.
    Credo sia giusto estirpare un pensiero che non esiste, e sai perchè non esiste? Perchè non lo hanno pensato con la loro testa.
    Non ha una logica l'omofobia, nessuna persona che ragiona col proprio cervello saprebbe difendere una causa del genere.
    Un bambino cresciuto senza queste idee malsane di discriminazione, violenza e ripudio non si comporterebbe mai come si stanno comportando le sentinelle.

    Non dico che dobbiamo a tutti imporre l'idea che etero e mondo lgbt siano pari, (del resto in america ci sono ancora quelle vecchiette che, dopo aver trovato il commesso afroamericano al supermercato che imbusta loro la spesa perfargli una cortesia, borbottano fra sè e sè commenti razzisti) ma mi piacerebbe davvero che un giorno tutti imparino a convivere senza stupide proteste.

    Alla fine chiedo solo di poter camminare a testa alta, mano nella mano con la mia ragazza, senza sentirmi sotto processo da tutta la piazza.

    Non mi sembra così difficile.

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